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Matteo Gemma è un predestinato. Di quelli che si riconoscono al primo controllo di palla. «Diventerà un campione, non c'è dubbio». La definizione "genio e sregolatezza", da sola, non basta. C'è dell'altro. Porta con sé una sorta di maledizione. Ciò che il campo gli offre, glielo toglie la vita. Poi quel maledetto rigore calciato nella finale dei Mondiali: l'inizio della fine. E l'accusa pesantissima di essere invischiato nel giro del calcioscommesse.Domenico Sàngria (Sangrìa, per i più sbadati) è un sognatore. Aspirante giornalista da sempre, centralinista nella vita reale. Destinato a un'esistenza piatta, piena di giornate insensate, quasi come se sul suo pianeta il sole non dovesse spuntare mai. Fino alla telefonata che gli cambia l'esistenza. Uno scoop offerto su un piatto d'argento: può ricominciare a inseguire un sogno. Il suo sogno. Ma qualcosa va storto.Le vite di Matteo Gemma e Domenico Sàngria sono come due rette parallele, destinate a non incrociarsi mai. Eppure, nel finale della storia, si trovano di fronte. E hanno dannatamente bisogno l'uno dell'altro.